Le sfide della produzione primaria di cibo e le nuove tecniche di coltura
Vertical Farming: Nuove opportunità e sfide
Nell’ambito dello sviluppo di nuove varietà e specie vegetali coltivate, due approcci distinti stanno guadagnando sempre più attenzione: de novo domestication e rewilding. Questi due termini rappresentano un dibattito centrale nell’ambito delle conferenze di NovelFarm, l’evento dedicato alle coltivazioni fuorisuolo e al vertical farming che si terrà il 15 e 16 febbraio 2023 a Pordenone, Italia.
De novo domestication e rewilding: Tratti selezionati e sindrome da domesticazione
Nel corso dei millenni, le piante coltivate attuali sono state addomesticate dai nostri antenati, selezionando varietà con tratti desiderabili come produttività, qualità e facilità di raccolta. Curiosamente, la maggior parte delle piante coltivate condivide gli stessi geni o geni simili, un fenomeno noto come “sindrome da domesticazione”.
L’importanza di de novo domestication e rewilding nella produzione di cibo
Agronomi e genetisti considerano de novo domestication e rewilding come due strumenti fondamentali per affrontare le sfide della produzione primaria di cibo in un mondo con una popolazione in costante crescita e limitate risorse terrestri disponibili per l’agricoltura. La de novo domestication si basa sulle nuove tecniche di allevamento per ripartire dalle forme selvatiche delle colture attuali o di specie strettamente imparentate, lavorando sui geni della domesticazione senza influenzare altri geni che esprimono qualità interessanti come la resistenza ai parassiti o agli stress ambientali. Il rewilding, invece, parte dalle varietà coltivate per riattivare i geni delle specie selvatiche, ad esempio per conferire resistenza al sale nell’acqua.
Vertical Farming: Nuovi orizzonti e sfide tecniche
Nel contesto del vertical farming, le colture si sviluppano in ambienti innovativi privi di suolo, con sistemi di fertilizzazione e irrigazione integrati e un controllo completo delle condizioni ambientali. Tuttavia, questa pratica richiede investimenti significativi e un consumo energetico più elevato rispetto ai metodi tradizionali. Alcuni scienziati e operatori sostengono che sia necessario adattare le varietà vegetali per sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnica, attraverso ottimizzazioni come l’illuminazione, la fertirrigazione di precisione, l’uso di robot per la raccolta e l’impiego dell’intelligenza artificiale per il monitoraggio.
Dalle NBT al vertical farming: Esempi concreti di innovazione
li sviluppi tecnologici nel campo della biologia vegetale stanno accelerando il processo di innovazione. Ad esempio, utilizzando la tecnica CRISPR-CAS9, un team di ricercatori statunitensi è riuscito a modificare l’espressione genica dei pomodori a grappolo per ottenere una crescita simile all’uva. Questo rende le piante più compatte e semplifica la raccolta. Simili modifiche sono state ottenute in passato con metodi tradizionali, ma l’utilizzo delle nuove tecniche di breeding consente tempi di sviluppo molto più brevi.
Un altro esempio di innovazione nel vertical farming è rappresentato dalla nebbioponica (fogponics). Una società tedesca ha sviluppato una soluzione in cui le radici delle piante vengono avvolte da una nube di goccioline piccolissime, che sostituisce i tradizionali metodi di immersione o spruzzatura. Questo sistema, oltre a essere più economico, offre anche benefici in termini di termoregolazione dell’ambiente di coltura.
Sintesi e prospettive future
In definitiva, il dibattito tra de novo domestication e rewilding da un lato, e l’impiego di tecnologie avanzate nel vertical farming dall’altro, potrebbe non essere un vero e proprio conflitto. Come dimostrato nell’esempio del grano, l’introduzione di modifiche per facilitare la raccolta meccanica ha portato a risultati positivi. Allo stesso modo, un robot di raccolta potrebbe trarre vantaggio dalle varietà coltivate e da quelle adattate al vertical farming, consentendo una raccolta più rapida ed efficiente.
L’evento NovelFarm, l’unico nel Sud Europa dedicato alle coltivazioni fuorisuolo e al vertical farming, rappresenterà un’opportunità per approfondire questo dibattito con il contributo di esperti di settore. Saranno presentate soluzioni innovative e discusse prospettive future per affrontare le sfide della produzione di cibo in un mondo in continua evoluzione.