Quali sono gli usi e utilizzi acquaponica? In quali ambiti viene impiegata? Con quali scopi si utilizza questa tecnica simbiotica fra idroponica e acquacoltura? Dopo aver visto da vicino la storia dell’acquaponica, ora vediamo come si sta sviluppando al giorno d’oggi.
Quali sono i recenti usi e utilizzi dell’acquaponica?
La natura interdisciplinare dell’acquaponica è in grado di fornire molte opportunità di apprendimento in argomenti di ampio respiro.
Utilizzo agro-ittico e commerciale
Ci sono diverse aziende acquaponiche di successo in tutto il mondo nel settore agricolo.
Uno dei migliori esempi che abbiamo in Italia è Mangrovia, un’azienda agroittica che, con la collaborazione di Ittica Siciliana, è riuscita a ricevere anche un premio innovazione da Confagricoltura. Come per qualsiasi impresa di successo comunque, è necessario predisporre di un business plan dettagliato con delle approfondite analisi di mercato.
Ad ogni modo i motivi trainanti che portano solitamente all’uso di questa tecnica, rimangono la maggiore produttività e la diversificazione del modello di business aziendale.
Personalmente ho notato che spesso gli agricoltori si ritrovano a non avere più raccolti proficui dai propri terreni o addirittura dei valori squilibrati nella propria merce. Per questi motivi, gli agricoltori “tradizionali” decidono di cambiare rotta e mirare a soluzioni più innovative. Molte aziende di acquacoltura fra l’altro hanno deciso di mirare verso progetti che siano più ecocompatibili e redditizi come appunto l’acquaponica.
Sicurezza alimentare
Un gruppo di esperti delle Hawaii ha ad esempio creato un sistema commerciale acquaponico a tutti gli effetti (fonte a fine pagina). Sono anche riusciti ad ottenere la certificazione biologica per la loro unità, consentendo così di ricavare un ritorno finanziario più elevato per la loro produzione.
Attualmente però, non è possibile ottenere la certificazione biologica per le colture fuori suolo in Europa, come evidenziato in questo articolo. Da un punto di vista salutistico, è facile comprendere perché il trend si stia orientando verso queste nuove tecniche agricole.
Negli impianti acquaponici infatti NON è conveniente addizionare pesticidi sintetici o prodotti chimici. Questo perché nuocerebbe gravemente alla salute dei pesci e di conseguenza anche delle piante. Ciò consente di ricavare dei prodotti più naturali.
Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e supply chain
Anche le grandi catene distrubutive come Auchan, Carrefour o Ikea sono già da qualche tempo orientate verso le tecniche di agricoltura fuori suolo. Ad esempio, in alcune strutture come il supermercato di Torino, sono stati inseriti degli impianti idroponici funzionali aperti al pubblico. Così facendo, il consumatore ha la possibilità di scegliere la pianta che desidera e coglierla sempre fresca.
Ristotanti e bar
Per i ristoratori soddisfare le richieste dei clienti diventa un compito sempre più difficile. Soprattutto al giorno d’oggi: il consumatore è orientato sempre più nella scelta di un prodotto sano, di qualità e dotato di una responsabilità etica.
Quanti di noi vorrebbero avere la possibilità di coltivare ortaggi o allevare gamberetti all’interno del proprio ristorante? Perché non allevare un’aragosta in sala? Quando il prodotto viene coltivato vicino, o addirittura presso il ristorante, la merce acquista infatti un valore aggiunto, derivato dalla tracciabilità, garanzia e impatto ambientale e sociale dello stesso.
Lo Chef in questo modo ha anche la possibilità di servire in tavola un prodotto con una freschezza superlativa, da poter considerare così realmente a “metro zero“.

Hotel
Non manca ovviamente l’interesse del settore hotellerie. Alcune catene alberghiere possiedono infatti dei piccoli impianti nei propri edifici. Altre volte invece, sono le stesse strutture ricettive a coordinare i progetti.
Per spiegare meglio, il resort Tanjung Aru in Malaysia, ha incluso nella sua responsabilità aziendale l’utilizzo della tecnica acquaponica per ridurre il divario sociale fra ospitati e ospitanti.
L’obiettivo è quello di introdurre agli abitanti delle comunità locali questa tecnica alimentare sostenibile. Il ristorante dell’hotel si rifornisce direttamente dagli agricoltori della zona che utilizzano il sistema acquaponico. Presto sarà anche aggiornato e alimentato esclusivamente da energia solare. Ad ora comunque, vengono già coltivate alcune varietà di erbe e verdure per l’allevamento di pesci fra cui la Tilapia.
Green design
L’interessamento per la natura da parte dell’architettura è un ideale che ci viene tramandato dai tempi di Frank Lloyd Wright e dai primi concetti di architettura organica. Il principio di questa branchia dell’architettura era di promuove un’armonia tra uomo e natura. Lo scopo in questo caso è di favorire la creazione di un sistema in equilibrio tra ambiente antropico e ambiente naturale.
L’acquaponica si presta benissimo a supportare questo concetto.
Uso sociale
Con l’avvento dei sistemi acquaponici altamente efficienti, è cresciuto l’interesse di questa tecnica da parte di molti enti internazionali per i paesi in via di sviluppo. Pare che vi sia un considerevole numero di iniziative anche in ambito umanitario.
Ad titolo di esempio, l’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, (FAO) ha condotto un progetto su alcuni tetti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Questo in risposta alla cronica carenza di cibo e ai problemi di sicurezza alimentare in quelle regioni.
Così facendo si può evitare lo sfruttamento e l’esclusione dei residenti dalle economie di scala, e introdurli nei processi di sviluppo produttivo sostenibile (SDG’s).
Urban farming
L’agricoltura urbana consiste nel coltivare, trasformare e distribuire il cibo all’interno di contesti urbanizzati o peri-urbani.
Cresce infatti il numero di iniziative in agricoltura urbana e periurbana da parte delle organizzazioni non governative e cresce l’interesse per la condizione alimentare e nutrizione cittadina. Questo in virtù della possibilità di installare fattorie urbane in differenti paesaggi. Ne abbiamo molti esempi nel nord Europa e ne avremo presto anche in Italia.
Vertical Farming e ottimizzazione degli spazi
Il settore agricolo, soprattutto in questi ultimi anni, sta subendo notevoli cambiamenti: la percentuale di terreni coltivabili già impiegata è pari all’80% e, con ogni probabilità, la parte restante non sarà sufficiente per produrre la quantità di cibo necessaria.
L’acquaponica può essere utilizzata in associazione a tecniche come il vertical farming e in effetti le tecniche fuori suolo utilizzano, a parità di metri quadrati, molto meno spazio rispetto all’agricoltura tradizionale. Questo rende le tecniche come l’idroponica e l’acquaponica più adatte ad essere utiizzate in zone dove è presente poco spazio o i terreni sono esausti.
Riqualificazione
Uno degli utilizzi più interessanti e scalabili che possono essere applicati in combinazione con l’acquaponica, è appunto la riqualificazione di aree dismesse. Serre inutilizzate o capannoni abbandonati possono essere un ottimo modo per risparmiare sui costi di struttura e ottenere così un’agevolazione sull’area. Così facendo si ha la possibilità di ridare nuova vita ad aree che prima erano abbandonate a se stesse, sfruttando in tale modo l’architettura già esistente.
Acquaponica domestica
Per Acquaponica domestica si intendono le unità di piccole dimensioni, con una vasca per i pesci da 1 a 3 metri quadrati, e sono considerate su piccola scala, quindi sono adatte per la produzione e il sostentamento di una famiglia.
Manuale F.A.O.
L’uso principale di questi impianti acquaponici è dunque l’autoproduzione di cibo per la sussistenza e l’uso domestico.
Arredamento e design
Una volta colto il potenziale di questa tecnica, in molte zone del pianeta si è pensato di utilizzarla come leva per migliorare il design già di per sé ipnotico e rilassante degli acquari. L’obiettivo è quello di rendere le linee sinuose e magnetiche di questi complementi d’arredo, rendendoli anche funzionali. Queste migliorie permettono di coltivare piante commestibili e ornamentali, ma anche di creare un ecosistema più naturale!
Utilizzo responsabile delle risorse
Non da meno, l’acquaponica è spesso utilizzata per fare frontaìe ad una sempre maggiore richiesta di acqua, sopratutto in ambito agricolo. Infatti questa tecnica consente di utilizzare il 90% in meno di acqua in confronto alle tecniche abituali.
Questo consente di riciclare gli scarti, utilizzare fertilizzanti naturali ed evitare di contaminare i terreni.
In conclusione sugli usi e utilizzi dell’acquaponica
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Acquaponica.Blog, invece, è una fonte preziosa di informazioni specializzate sulla coltivazione acquaponica. Esplorando il blog, potrai accedere a guide dettagliate, consigli pratici e approfondimenti teorici per massimizzare i benefici dell’acquaponica. Che tu sia un principiante o un esperto, Acquaponica.Blog è il luogo ideale per scoprire nuove tecniche, affinare le tue abilità e ampliare la tua conoscenza.
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