E così hai deciso anche tu di allevare il pesce rosso in acquaponica? Il fatto che questi pesci siano sorprendentemente resistenti, lo rendono una scelta eccellente per ogni principiante acquaponico. Qui sotto troverai pertanto tutto quello che c’è da sapere per allevare il pesce rosso in acquaponica.
Come gestire i problemi fino alle specifiche tecniche per mantenere il nostro piccolo amico in salute. Non da meno, qui sotto troverai anche una tabella che ti aiuterà a realizzare il tuo impianto acquaponico e mantenere in salute il tuo piccolo amichetto.
Introduzione
Probabilmente anche tu hai avuto un pesce rosso quando eri un bambino. Forse però, potresti non aver mai considerato che questo animale potrebbe fare molto di più che essere un semplice complemento ornamentale.
Avere un pesce rosso in acquaponica ti permetterà di ottenere una piccola coltivazione in uno spazio ridotto, non da meno potrai anche creare un ecosistema completamente naturale per il tuo simpatico pesciolino! Da non sottovalutare anche il risparmio di tempo che l’acquaponica ci riserverebbe per la manutenzione quotidiana degli acquari. Se lo vediamo sotto questo aspetto infatti, anche un umile pesce rosso ha in realtà il potenziale di diventare un vero e proprio alleato.
Per farla breve, più mangerà e maggiore sarà la scorta di nitrati per le tue piante.
La storia del pesce rosso
Pensate che la storia del pesce rosso non sia interessante? Vi sbagliate. In primo luogo, il pesce rosso è originario dell’Asia orientale.
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Appartenente alla famiglia delle carpe, trae le sue origini in Cina e sembra fra l’altro che sia uno dei primi pesci allevati dall’uomo.
Già al tempo della Dinastia Jin (265 – 420 d.C.) inizialmente diverse specie di Carpa asiatica erano allevate a scopi alimentari. Per illustrare, tra queste c’era il Carassius gibelio, ovvero una carpa commestibile di colore grigiastro, considerata anche oggi il più vicino parente del Pesce Rosso.
- In questi allevamenti, capitava che qualche esemplare presentasse delle mutazioni di colore: dorato, giallo o arancione.
- Successivamente, durante la Dinastia Tang (618 – 907 d.C.), le “carpe dorate” vennero introdotte nei laghetti ornamentali degli uomini nobili del tempo. La colorazione arancione divenne successivamente un tratto genetico dominante.
- Dopodiché, durante la Dinastia Song (1000 d.C.), fu vietato l’allevamento dei carassi di colore giallo, che in quelle circostanze era riconosciuto come il colore imperiale.
- Infine la svolta nell’allevamento del Pesce Rosso, avviene durante la Dinastia Ming (1368 – 1644 d.C.), dove:
I Carassi iniziarono così ad essere allevati in recipienti di terracotta.
- Nei primi anni del 1600 vennero poi esportati in Giappone, perdendo in questo modo il loro connotato lussuoso.
L’evoluzione
A tale scopo incrociarono e selezionarono le razze, acquisendo così caratteristiche molto appariscenti, come la specie Jikin e Tosakin. Si svilupparono così le prime mutazioni nella fisionomia di questi animali. Apparirono in tal modo i primi pesci rossi eteromorfi (in possesso di due pinne caudali distinte tra loro) caratterizzati successivamente dalla tipica forma a “uovo” del corpo.
Per tornare al punto, i pesci rossi venivano allevati in contenitori ceramici che permettevano la visione dei pesci solo dall’alto. Per questi motivi i giapponesi convogliarono i loro sforzi nella selezione di pesci dalle pinne ampie e bizzarre.
Concludendo, queste peculiarità risaltavano maggiormente, per l’appunto, osservando gli animali da una posizione sopraelevata.
Caratteristiche del pesce rosso

Nome scientifico | Carassius auratus |
Famiglia | Cyprinidae |
Temperatura ottimale | 22-23°C |
Temperatura viltale | 13-26°C |
Temperatura in acquaponica | 22°C |
Ammonio tollerabile | 0 – 0.08 mg/L |
Ossigeno disciolto | 4 – 10 mg/L |
Nitriti | 0 – 0.6 mg/L |
Nitrati | > 50 ppm |
pH | 6-8, ottimale a 7 |
CO2 | 0 – 25 mg/L |
kh | Almeno 120 ppm, meglio 160 ppm. Kh ottimale 200 ppm. |
Dieta | 22-35% Proteine |
Dimensioni | 5-30 cm |
Il pesce rosso in acquaponica
Se desideri realizzare un piccolo impianto acquaponico, non hai molto spazio a diposizione e NON vuoi assolutamente mangiare l’animale, allevare il pesce rosso in acquaonica si rivela così un’ottima opzione.
Possono infatti tollerare senza problemi sbalzi di temperatura fra 13-26° C.
Il Pesce rosso infatti tollera bene la fluttuazione verso l’estremità bassa o alta di questo intervallo di temperatura. Potrebbe di conseguenza non essere necessario il riscaldamento l’acqua per mantenere la temperatura. Sono anche considerati ottimi per i sistemi acquaponici perché creano una grande quantità di rifiuti se sovralimentati.
Dimensionamento della vasca
Per il pesce rosso in acquaponica, è raccomandato di immagazzinare circa 20 pesci per 500L di terreno di coltura (fonte) pur riconoscendo che i fattori di influenza variano notevolmente. Ciò nonostante, è consigliato di mantenere un rapporto di 40-50 litri per pesce rosso.
Temperature per il pesce rosso in acquaponica
I pesci rossi sono pesci d’acqua fredda; questo infatti li rende perfetti per un impianto acquaponico. Tuttavia, se hai intenzione di mantenere il tuo pesce rosso all’estremità inferiore di questa scala, noterai che diventeranno lenti e avranno poco interesse per l’ambiente circostante.
Ciò significa che mangeranno meno, produrranno meno rifiuti e potenzialmente non forniranno abbastanza nutrienti per le tue piante. All’altra estremità della scala, se l’acqua è troppo calda, è più probabile che siano soggetti a malattie.
Per mantenere il tuo pesce rosso sano e felice, dovrai dunque mantenere una temperatura compresa tra i 18C° e 22C°.
Molto importante sarà infatti considerare l’importanza del clima nella quale vorrai installare il tuo impianto acquaponico.
Tipi di pesce rosso
Il pesce rosso si caratterizza per un corpo grosso ma affusolato e proporzionato. Gli avannotti non superano i 4 millimetri, mentre un adulto può arrivare a superare anche a 20 cm. Gli esperti della GFSA (Goldfish Society of America) hanno sviluppato 3 criteri per distinguere tutti i tipi di carassi.
La classificazione e l’individuazione di ciascun esemplare, può essere effettuata osservandone la sua anatomia.
Possiamo suddividere quindi ogni pesce rosso esistente in tre grandi categorie:
- A singola coda con pinna dorsale
- Pesce rosso comune
- Cometa
- Shubunkin
- Con doppia coda senza pinna dorsale
- Lionheadn (testa di Leone)
- Ranchu
- Bubble Eye
- Celestial
- Pesci a doppia coda con pinna dorsale
- Fantail
- Ryukin
- Pearlscale (detto anche chicco di Riso)
- Veiltail
- Telescopio
- Oranda
Quello vedrete qui sotto è un pesce rosso testa di leone allevato in acquaponica
Anatomia del pesce rosso

- Corpo. Può essere di forma allungata, come ad esempio nei “Cometa”, oppure con la classica forma ad uovo, come nell’Oranda.
- Regione Craniale
- Testa. E’ una delle zone più caratteristiche di alcune varietà, come gli Oranda o i “Testa di Leone”. Tali escrescenze altro non sono che dei tumori benigni e vengono chiamate Wen, dal cinese.
- Occhi. La maggior parte dei pesci rossi possiede una buona vista, ma alcuni esemplari come il “Black Moor” o il “Bubble Eye”, non riescono a vedere molto lontano. Bisogna quindi prestare particolare attenzione poiché potrebbero avere difficoltà nella competizione alimentare con le altre specie.
- Setto nasale.
- Regione sub-orbitale della testa.
- Opercoli. Svolgono la funzione di protezione delle branchie. In questa zona sono visibili, al raggiungimento della maturità sessuale dei maschi, dei caratteristici puntini bianchi, detti tubercoli nuziali.
- Pinne pettorali. Consentono al pesce di effettuare piccoli movimenti, avanti e dietro.
- Pinne pelviche. I pesci rossi usano queste pinne per la stabilità.
- Pinne anali. Aiutano il pesce a migliorare la sua stabilità in acqua.
- Pinne caudali. Sono il motore del pesce, fonte principale della sua spinta. I pesci rossi a pinna singola hanno movimenti più rapidi, mentre quelli a pinna doppia risultano più lenti. Questa è una delle ragioni per le quali non si dovrebbero mai allevare varietà a coda singola insieme a quelle a coda doppia, in quanto queste ultime sarebbero svantaggiate nella competizione alimentare.
- Peduncolo Caudale. Può avere curvature diverse fra le differenti varietà.
- Pinna dorsale. Aiuta il pesce ad avere stabilità in acqua. La pinna dorsale è inoltre un ottimo indice della salute del nostro amico: se il pesce tiene chiusa tale pinna, il suo stato di salute non è ottimale.
- Linea laterale. La linea laterale aiuta il pesce a determinare i movimenti in acqua.
Habitat
Il pesce rosse vive nei fiumi e nei laghi, e più in generale, negli specchi d’acqua calma, ad una profondità di non più di 20 metri. I pesci rossi e le altre carpe vengono messi spesso in acque stagnanti per ridurre la popolazione di zanzare. Va detto però che la loro introduzione ha spesso conseguenze negative sull’equilibrio dell’ecosistema locale.
Questo animale è comunque abituato a vivere tra 0° ed i 40°C nei suoi ambienti naturali, ed è quindi in grado di adattarsi a sbalzi di temperatura stagionali. Anche per questo motivo, il pesce rosso è considerato un ottimo alleato per l’avvio di impianto acquaponici outdoor.
Il colore
Da un punto di vista estetico, un’altra caratteristica del pesce rosso è la colorazione che appare bruno-olivastra per gli esemplari i più giovani. Alla livrea rosso-arancio si arriva tra il 3° e l’8° mese di vita ed è la temperatura a regolare il colore della muta:
- Gli esemplari allevati al di sotto dei 18 °C tenderanno a mantenere il colore originario;
- Gli altri invece, muteranno verso il rosso-arancione.
Quando il pesce rosso cambia colore
- Cattiva qualità dell’acqua. Questa è dovuta ad una frequenza di cambio dei parametri dell’acqua. Questo quando i valori di cloro, ammoniaca, nitriti e nitrati risultano superiori alla norma. Se l’acqua del rubinetto è troppo clorata, bisogna conseguentemente farla decantare prima di cambiarla.
- Cibo carente di vitamine. In questi casi conviene comunque nutrire il pesce con mangimi che contengano vegetali e proteine.
- Infezione. Le conseguenze saranno una livrea di colorazione grigio-bianca e nervosismo nell’animale.
- Invecchiamento. Se il vostro amico vi fa compagnia da molti anni potrebbe trattarsi di semplice invecchiamento. Nulla sfugge al tempo.
- Iper-pigmentazione da freddo. Se la temperatura è troppo bassa il pesce potrebbe diventare nero.
L’acqua
Diciamo subito che per star bene il pesce rosso in acquaponica ha bisogno di un acquario di almeno 70-80 litri, e non certo della classica boccia, dalla quale tra l’altro potrebbe saltar fuori. L’acqua andrebbe declorata. Se utilizzate acqua di rubinetto infatti, bisogna farla decantare alcune ore (da 24 a 48).
Si deve mantenere una temperatura tra 13° e 23°. Per farla breve, non è necessario avere un riscaldatore per l’acqua, sebbene un termometro aiuterebbe a tenere i valori sotto controllo. Ricapitolando, i valori (durezza tra 8 e 18 °di GH e pH neutro) possono essere controllati con gli appositi kit, usati anche per verificare la presenza di altre sostanze come ammoniaca, nitriti e nitrati. La durezza è dovuta ai sali disciolti nell’acqua; alcuni si possono eliminare con la bollitura (durezza temporanea), altri invece no.
pH, GH e KH
pH: potenziale di idrogeno – misura di acidità e alcalinità;
GH: durezza totale – misura dei minerali totali disciolti nell’acqua;
KH: durezza carbonatica – misura della quantità di carbonati disciolti nell’acqua;
Allevare un pesce in cattive condizioni può pertanto provocargli problemi di salute
Per esempio, una specie adattata a vivere in acqua molto dura può infatti soffrire quando viene immessa in acqua tenera. L’acqua acida può danneggiare le cellule, mentre la mancanza di carbonati può influire sulla capacità dei pesci di mantenere le ossa forti.
Così facendo il pesce dovrà sforzarsi per crescere bene. Il suo sistema immunitario potrebbe in tal modo esserne compromesso e ciò potrebbe causare infezioni. Questo è particolarmente vero per i pesci selvatici, alcuni dei quali spesso provengono da condizioni abbastanza estreme di pH molto basso.
Comportamento
Si dice spesso che il pesce rosso abbia una memoria limitata a pochi secondi. In realtà, questi pesci riconoscono gli stimoli e mantengono per diverso tempo le abitudini apprese. A titolo di esempio, possono essere addestrati a svolgere compiti semplici, come a mangiare solo in un’area del loro acquario.
Il modo in cui i pesci della stessa varietà si raggruppano quando nuotano insieme, suggerisce in aggiunta che gli animali siano in qualche modo consci del proprio colore o forma.
Alimentazione e nutrizione
Cambiando tema, la dieta del pesce rosso è piuttosto varia. Si ciba di piccoli crostacei e insetti. Ama anche cibi freschi come pisellini, insalata, zucchine e carote, bisogna però limitare questa dieta a qualche volta a settimana.
La verdura andrebbe sbollentata in modo tale che raggiunga il fondo una volta inserita nell’acquario. Per di più il mangime non deve essere troppo ricco di proteine. Questo per evitare il pericolo di adiposità, frequente causa di moria tra i pesci rossi.
Consiglio dunque di sminuzzare con le dita il mangime e di distribuirlo su tutta la superficie dell’acquario, affinché l’animale acquatico possa nutrirsi liberamente.
La dieta andrebbe in realtà integrata anche con mangimi vivi, surgelati o liofilizzati. Ad esempio con larva di zanzara, dafnia o artemia salina, ma anche ovviamente zooplancton e fitoplancton. È importante in aggiunta nutrirli 1-2 volte al giorno con piccole quantità di cibo, sia per non sporcare l’acqua, sia per evitare che il pesce si ammali, data la sua grande voracità. Per tornare al punto, è inoltre suggerito di lasciarlo a digiuno un giorno a settimana.
Effetti della malnutrizione
Gli effetti della malnutrizione sono elencati per minerale/vitamine e in base alle condizioni causate dalla carenza di tali sostanze nella dieta.
- La Vitamina A – Comporta problemi agli occhi, perdita di appetito, crescita ridotta, emorragie intramuscolari e alla base delle pinne (emorragie interne), anemia, idropisia, branchie indebolite.
- Vitamina B – Perdita di appetito, scarsa crescita, vasi sanguigni fragili, anemia, atrofia muscolare, convulsioni, perdita di equilibrio, occhi opachi, scarsa visibilità, sovra-pigmentazione, respiro affannoso e infiammazione degli opercoli branchiali.
- Vitamina C – Molto importante. Causa perdita di appetito, sovra-pigmentazione, emorragia oculare, deformità delle cartilagini e della colonna vertebrale (che appaiono comunemente come una deformazione dalla pinna dorsale alla coda), per non parlare di emorragia intramuscolare, anemia e fragilità capillare.
- Vitamina D – Scarsa crescita.
- Vitamina E – Causa deperimento muscolare e scarsa crescita.
- Biotina – Perdita di appetito, scarsa crescita, atrofia muscolare, lesioni intestinali e convulsioni.
- Colina – Scarsa crescita, scarsa capacità di assimilare il cibo, accumulo di grasso nel fegato, emorragie in reni e fegato.
- Acido folico – Scarsa crescita, letargia, pinne fragili, sovra-pigmentazione e anemia.
- Inositolo – Scarsa crescita, stomaco dilatato (idropisia – accumulo di liquido nella cavità del corpo), lesioni cutanee e aumento del tempo di svuotamento dello stomaco.
- Niacina – Perdita di appetito, lesioni rettali, spasmi muscolari, emorragia cutanea, lesioni cutanee e anemia.
Insomma, trattate bene il vostro compagno di acquaponica. 🙏💚
Quando il pesce rosso non mangia
Se non mangia, la causa potrebbe essere dovuta da due motivi molto comuni:
- Indigestione: il carassius può addirittura morire per questo. Ma niente paura, sebbene siano voraci, i pesci rossi possono restare con poco cibo per lunghi periodi. La soluzione è lasciarlo a digiuno per 2-3 giorni e poi nutrirlo a piccole dosi.
- Ricambio dell’acqua inadeguato. Un kit per testare i livelli di ammoniaca, nitriti e pH, consentirà di scoprirete in fretta se c’è qualcosa che non va. Il ricambio dell’acqua è molto importante per la salute del pesciolino.
Infine, è bene NON usare la boccia di vetro rotonda, perché il carassius tenderebbe a nuotare in tondo disorientato fino a morire.
Malattie
Ulcera
Una delle malattie più comuni fra i pesci rossi è l’ulcera batterica e idropisia, che è contagiosa. Non è mortale per il pesce, ma molto spesso lo mutila. In questi casi è pertanto necessario isolare il malato ed evitare che contagi gli altri pesci presenti nella vasca.
Perchè il pesce rosso in acquaponica boccheggia e fa le bolle
Spesso il boccheggiare in superficie è dovuto ad una cattiva qualità dell’acqua.
Una carenza di ossigeno, così come un eccesso di anidride carbonica, la presenza di cloro, o una percentuale eccessiva di nitriti e azoto. Perfino la presenza di metalli pesanti può provocare il boccheggiamento in superficie, una respirazione accelerata, o branchie sbiancate, opercoli spalancati, nuoto a scatti o di lato, o lo sbianchimento nella livrea del nostro amico.
Perché il pesce rosso salta
Compiono tali movimenti per liberarsi da un ambiente troppo piccolo o in cui esiste un altro pesce dominante, ma possono essere anche compiuti per catturare delle piccole prede in superficie.
Ammoniaca
L’ammoniaca è la prima fase del ciclo dell’azoto. Per illustrare, i pesci espellono ammoniaca attraverso i loro rifiuti e attraverso le branchie. Se l’ammoniaca non viene rimossa dall’acqua potrebbe in quel caso bruciare le membrane del pesce e danneggiare le branchie. Un pesce che soffre per le bruciature da ammoniaca potrebbe sviluppare macchie nere sul corpo.
Se le branchie fossero danneggiate, significa che il pesce non riesce respirare correttamente. Se il pesce non può assumere abbastanza ossigeno, non si svilupperà adeguatamente, in quanto il suo corpo non sarà propriamente ‘alimentato’. Un livello di ammoniaca errato non sarà sufficiente per uccidere il pesce, ma può influire negativamente sulla sua salute a lungo termine e sul suo sviluppo.
Nitriti
I nitriti sono i protagonisti nella seconda fase del ciclo dell’azoto. I nitriti si legherebbero al sangue del pesce, impedendo di trasportare l’ossigeno correttamente (in quanto i nitriti si legano con le molecole che dovrebbero invece associarsi all’ossigeno). La mancanza di ossigeno che circola nel corpo influenzerà lo sviluppo e l’effettivo funzionamento degli organi interni. E’ dimostrato infatti che la presenza di nitriti reprime la crescita in alcune specie (Lewis & Morris, 1985).
Nitrati
I nitrati sono la terza fase del ciclo dell’azoto. I nitrati di solito sono tossici per i pesci solo quando si accumulano a livelli elevati. In un acquario di dimensioni adeguate e ben mantenuto, questo non dovrebbe però accadere. Se i nitrati si alzassero troppo apporterebbero una varietà di effetti negativi sui pesci, che interessano anche il tasso di crescita.
Quando un pesce rosso depone le uova
Sono animali particolarmente prolifici. Si riproducono principalmente in primavera-estate, quando la temperatura dell’acqua supera i 16°. Il corteggiamento del pesce rosso è molto lungo; può durare da poche ore a circa 3 giorni, alla fine del quale la femmina depone le uova (fino a circa 30.000 per ogni kg del suo peso).
Le uova vengono così fecondate e schiudono dopo circa 1 settimana. La maturità sessuale avviene in genere dopo il 2° anno per i maschi, al 3°- 4° per le femmine.
Come distinguere un pesce rosso maschio da una femmina
L’esemplare femminile del pesce rosso è solitamente più grande rispetto al maschio. Il maschio d’altra parte risulta più grosso. Al contrario della femmina che al contrario si presenta più magra e snella.
Il maschio è caratterizzato da una coda più corta e tozza, le pinne sono a punta ed i colori più vivaci, presenta anche dei punti di sfiato incassati nel corpo.
La femmina invece è più sfilata, con pinne tondeggianti e punti di sfiato ben distinguibili e distaccati.
Tuttavia alcune caratteristiche morfologiche dipendono dalla specie, può infatti risultare difficile stabilire quali sia veramente il sesso.
Tasso di crescita del pesce rosso
La maggior parte dei pesci rossi può raggiungere una lunghezza fra i 5 – 25 centimetri.
Ciò dipenderà tuttavia dallo spazio che hanno a disposizione e da altri fattori ambientali.

Ehi a proposito, lo sai qual è il colmo per un pesce rosso? Nuotare con maschera e boccaglio, ma senza le pinne! 😂
Scopri come scegliere il giusto substrato da utilizzare in acquaponica.
Fonti:
Shete, Amruta & Verma, A. & Tandel, Ritesh & Prakash, Chandra & Tiwari, Virendra Kumar & Hussain, Tanveer. (2013). Optimization of Water Circulation Period for the Culture of Goldfish with Spinach in Aquaponic System. Journal of Agricultural Science. 5. (Link)