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Aware: progetto di acquaponica con acque reclamate

Nell’ambito del progetto in acquaponica “Aware“, Acquaponica.Blog ha avuto il privilegio di intervistare Fabio Ugolini, coordinatore del progetto di ricerca e sviluppo.

Durante l’intervista, abbiamo discusso degli obiettivi, dei progressi e delle prospettive future di questo innovativo progetto di acquaponica con acque reclamate. Le sue risposte ci hanno fornito una visione approfondita sulla ricerca e sulle potenzialità di questo progetto finanziato con fondi europei.

Aware è una collaborazione internazionale che coinvolge 20 partner da 8 paesi diversi. I partner includono istituti di ricerca, università, aziende,  autorità locali e organizzazioni non governative, che contribuiscono con le loro competenze specifiche. La collaborazione a livello internazionale permette lo scambio di conoscenze, nonché l’accesso a risorse e tecnologie innovative.

Il Progetto Aware: Obiettivi e Contesto

<<Aware è un “progetto di ricerca e sviluppo” finanziato con fondi europei del programma Horizon Europe. Vorremmo realizzare il primo impianto di acquaponica in Europa che utilizza acque reclamate all’interno del sistema. Queste sono le acque di scarico passate attraverso il sistema di trattamento per tutte le sue fasi. Questo progetto prevede pertanto di associare un aspetto produttivo alla realtà del trattamento delle acque.>>

<<Stiamo realizzando ora un impianto pilota in Puglia a Castellana Grotte, per dimostrare che i pesci e i vegetali prodotti con l’utilizzo delle acque reclamate sono, sia sotto il profilo tossicologico sia di qualità, uguali a quelle coltivate nei sistemi di acquaponica tradizionale. >>

<<La legislazione europea permette di utilizzare le acque reclamate per l’irrigazione. A oggi però, non esiste alcun tipo di regolamentazione che ne preveda l’uso per l’acquacoltura in generale.>>

<<Io e i miei colleghi lavoriamo da molto tempo nel campo del trattamento delle acque. Dal punto di vista fisico chimico, quando la catena di trattamento è ben strutturata e si seguono correttamente tutti i passaggi, sappiamo che la qualità dell’acqua è molto alta. Questo progetto si configura all’interno di una strategia Europea che si chiama “Farm to Fork”.>>

<<Questa strategia prevede il potenziamento della capacità produttiva d’Europa nell’agroalimentare, anche per far fronte all’impatto negativo del cambiamento climatico sui sistemi produttivi correnti. Farm to Fork punta a sostenere l’utilizzo di sistemi produttivi a basso impatto ambientale, proprio come l’acquaponica.>>

<<Usare un sistema di produzione di vegetali e proteine che funzioni con le acque reclamate acquisisce ancora maggior senso nelle zone con disponibilità di acqua limitata.>>

<<Se il nostro progetto pilota funziona, avremo la prova che anche un impianto di trattamento delle acque urbane può essere valorizzato. In questo modo può diventare una realtà produttiva davvero innovativa e un grande esempio di economia circolare.>>

L’Impianto pilota di acquaponica a Castellana Grotte e le dimensioni

<<L’impianto di Castellana Grotte è sperimentale, quindi di dimensioni piuttosto ridotte. Come già detto, è situato all’interno del perimetro di un impianto di trattamento delle acque. Questo impianto servirà per i primi test e per verificare la salubrità ed efficienza del sistema.>>

<<La struttura che costruiremo è costituita da una cupola geodetica, praticamente una “mini serra” per il controllo della temperatura degli impianti. Questa conterrà tre sistemi di ognuno con una vasca di tre metri cubi. Due di questi sistemi sono alimentati con le acque reclamate, mentre “uno con acque naturali“.>>

<<I tre impianti sono progettati per produrre circa cinquanta pesci l’uno, nello specifico alleveremo la tilapia e produrremmo la lattuga, una combinazione largamente testata e convalidata in acquaponica.
Ci concentreremo sulla qualità dell’acqua per verificare quanto questa variabile potrebbe incidere sulla resa ed efficienza.>>

<<Se il progetto avrà un riscontro positivo, a partire dal 2025 è in progetto l’espansione con un impianto più grande con vasche di 7.5 metri cubi con 250 pesci circa.>>

<<L’idea dunque prevede che nei primi impianti pilota vengano testate e gestite tutte le variabili di sistema, comprendendone le eventuali criticità e andando a stabilizzare l’impianto ove necessario. Con l’impianto più grande invece, lo scopo è di dimostrare che è possibile ingrandire la scala dell’impianto di acquaponica utilizzando questo sistema.>>

Acquaponica progetto Aware italia con acquacoltura, idroponica e impianti di depurazione delle acque

Il Ciclo dell’Acqua nell’Impianto con acque reclamate

<<La comunità di Castellana Grotte dove sarà ubicato l’impianto produce acque di scarico (le acque municipali) che affluiscono al sistema di trattamento delle acque della città.>>

All’interno dell’impianto di trattamento dell acque avvengono tutt’ora tre processi:

  1. Trattamento primario

    Nell’evento primario avviene la separazione dei soliti dai liquidi;

  2. Trattamento secondario

    Il trattamento secondario è un processo biologico che serve a far degradare la materia organica che potrebbe eutroficare l’acqua;

  3. Trattamento terziario

    Il trattamento terziario rimuove i contaminanti quelli più insidiosi, come ad esempio metalli pesanti o solventi che potrebbero essere finiti nell’acqua.

<<In aggiunta, verrà però applicato un “trattamento terziario avanzato” già utilizzato in un progetto di ricerca precedente, dimostrando in questo modo che il livello di qualità dell’acqua potabile può essere raggiunto dall’acqua reclamata.>>

<<Attraverso una serie di “processi d’ossidazione avanzata“, sia le tracce di contaminanti che potrebbero essere rimaste, sia quei “contaminanti di interessi emergenti” ovvero quei contaminanti ancora non regolati ma già noti ai gestori delle acque e agli enti governativi, vengono rimossi.>>

<<Ovviamente preferiamo evitare che questi contaminanti intacchino i vegetali o i pesci negli impianti di acquaponica. È sempre meglio tenere questi elementi fuori alla catena alimentare.
Sebbene non sia ancora dimostrato l’impatto sulla salute umana, in questo trattamento terziario avanzato l’acqua viene depurata da queste sostanze. Una vera e propria svolta per la sostenibilità.>>

L’innovazione del progetto Aware in acquaponica

<<All’interno di questi impianti d’acquaponica testeremo altre tecnologie emergenti. Per spiegare, ad esempio verranno utilizzati biofiltri avanzati che lavorano con i muschi. In aggiunta a questo, estrarremo il collagene dalla pelle della Tilapia. Investigheremo inoltre se le farine ottenute da insetti cresciuti su materiale organico di scarto migliorino la qualità e la produttività del sistema.>>

<<Lo scopo comunque, rimane dimostrare che i prodotti dell’impianto con acque reclamate siano qualitativamente e produttivamente equiparabili a quelli di un impianto d’acquaponica con acque “naturali”.>>

<<In secondo luogo, una volta dimostrato ciò, è fondamentale avere la possibilità di avviare un dialogo con gli enti europei. In questo caso l’obiettivo è avere una regolamentazione che preveda l’utilizzo delle acque reclamate oltre che per l’agricoltura, anche per l’acquacoltura.>>

<<In questa maniera intendiamo cominciare a mettere delle solide basi per facilitare il dialogo dal punto di vista regolatore, poi non più solo su scala sperimentale, ma anche su scala produttiva all’interno di municipalità più grandi.>>

A che punto è il progetto di ricerca Aware sull’acquaponica?

<<Il progetto è confermato e sono già stati avviati i preparativi. A Castellana Grotte stiamo parlando con l’acquedotto pugliese, con l’autorità idrica pugliese e con altre autorità locali. Se tutto va bene entro gennaio 2024 avremo i primi impianti pilota di Aware in acquaponica.>>

<<Per ora esistono già su piccola scala dei laboratori di alcuni dei partner del progetto. A titolo d’esempio, c’è l’Università del Salento. Gli impianti sono ancora su piccola scala e vengono utilizzati per studiare gli effetti di diete differenti su Tilapia e i filtri biologici basati sui muschi.>>

<<Ci piacerebbe molto aprirlo alle scuole e sensibilizzare i giovani a questa tematica.>>

Le Tecnologie e le Prospettive Future

<<All’interno degli impianti di acquaponica, saranno testate alcune tecnologie emergenti. Come già accennato, useremo dei biofiltri avanzati e l’estrazione del collagene dalla pelle della Tilapia. Useremo inoltre diversi sistemi di IoT per il rilevamento e dati e il tracciamento nel tempo dei parametri fondamentali.>>

<<Abbiamo inoltre pensato di utilizzare la blockchain. L’intento è di rendere sicuri i dati che vengono rilevati in maniera automatica all’interno dell’acqua le condizioni di crescita del pesce. Lo scopo sarà poi di generare un codice QR univoco nell’etichetta del prodotto, in modo da certificarne la metodologia d’allevamento, l’ubicazione dell’impianto e la certificazione della filiera con i dati rilevati dall’impianto durante tutto il processo di produzione.>>

Conclusioni e Prospettive Future del progetto Aware in acquaponica

Il progetto Aware rappresenta un’innovativa iniziativa di acquaponica con acque reclamate in Europa. L’impianto pilota di Castellana Grotte è stato progettato per dimostrare l’equivalenza qualitativa e produttiva dei prodotti ottenuti rispetto a quelli provenienti da impianti di acquaponica con acque naturali. Il successo di questo progetto potrebbe aprire la strada a una regolamentazione europea che permetta l’utilizzo delle acque reclamate non solo per l’agricoltura, ma anche per l’acquacoltura. Attraverso l’uso di tecnologie emergenti e la tracciabilità garantita dalla blockchain, il progetto Aware mira a fornire prodotti sicuri e certificati nel rispetto dell’ambiente.

Questa rete di collaborazione è un esempio di come la ricerca e lo sviluppo siano affrontati in modo sinergico e globale per affrontare sfide comuni e promuovere soluzioni sostenibili nel settore dell’acquaponica.

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