Qualche giorno fa è stato emanato il nuovo Decreto Rilancio per fare fronte alla recente crisi scatenata dall’emergenza COVID-19.
Il testo incorpora alcune novità del decreto Cura Italia. Precisando, questo definisce importanti novità, fra cui bonus e stazionamenti per le imprese operanti nella filiera agroalimentare. I settori dell’acquacoltura, dell’agricoltura e della pesca, durante questo periodo difficile, hanno infatti subito ingenti perdite e le aziende italiane sono state messe in ginocchio.
Novità per l’acquaponica
Nello specifico e di particolare interesse per noi acquaponici abbiamo l’Art. 224, Misure in favore della filiera agroalimentare.
Considerata la particolare situazione di emergenza del settore agricolo, ed il maggiore conseguente sviluppo di nuove pratiche colturali fuori suolo applicate alle coltivazioni idroponica e acquaponica, per le quali è necessaria valorizzazione e promozione, l’’Istat è delegato a definire, nel termine di 90 giorni, una specifica classificazione merceologica delle attività di coltivazione idroponica e acquaponica ai fini dell’attribuzione del codice ATECO.”;
Gazzetta Ufficiale, 19/05/2020, art 224
L’articolo cita le tecniche fuori suolo, ovvero acquaponica e idroponica, considerandole un volano per il conseguente e maggiore sviluppo del settore in risposta al lockdown.
Acquaponica classificazione ATECO
Il codice ATECO è una tipologia di classificazione per le ATtività ECOnomiche. È adottata dall’Istituto nazionale di statistica italiano (ISTAT), utilizzata anche per l’elaborazione di dati di carattere economico. Nel nostro caso, l’ISTAT dovrà stabilire entro 90 giorni uno specifico codice ATECO per le coltivazioni acquaponica e idroponica.

Questo punto è molto interessante. Personalmente ho potuto constatare che l’acquaponica, al momento di ottenere i permessi e certificati necessari per la realizzazione di dell’attività agricola, genera incomprensioni e confusione da parte degli enti pubblici.
Questo per vari aspetti legati soprattutto alla mancante diffusione di dati al riguardo, nonché alle numerose novità che questa tecnica mista di acquacoltura e agricoltura comporta.
L’assegnazione di un codice ATECO rappresenterebbe un importante traguardo per l’acquaponica. In particolare implicherebbe una maggiore chiarezza sul tema e l’accesso a un canale preferenziale per l’assegnazione di eventuali bandi e finanziamenti indirizzati agli imprenditori.
Non da meno, coloro i quali volessero avviare un’attività agricola sarebbero avvantaggiati in termini monetari e di tempistica , evitando intoppi causati dalla burocrazia italiana.
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